Gravidanza, Post Parto

COSA SUCCEDE AL CERVELLO DI UNA DONNA QUANDO DIVENTA MADRE

Pubblicato:5 Nov 2021

COSA SUCCEDE AL CERVELLO DI UNA DONNA QUANDO DIVENTA MADRE

Un’amica una volta mi ha detto che diventare mamma è come scoprire l’esistenza di una strana nuova stanza nella casa in cui già vivi. Mi è sempre piaciuta questa descrizione perché è più precisa della sintesi frettolosa che la maggior parte delle persone usa per descrivere la vita con un neonato: “tutto cambia!”

Perché molte cose cambiano, ovviamente, ma per le neomamme alcune delle differenze più evidenti sono anche quelle più intime: i cambiamenti emotivi. Che, si scopre, sono anche in gran parte neurologici. Secondo diversi neurologi, anche prima che una donna partorisca, quindi già la gravidanza influisce sulla struttura stessa del suo cervello. Dopo secoli di osservazione dei cambiamenti comportamentali nelle neomamme, solo di recente gli scienziati hanno iniziato a collegare in modo certo il modo in cui una donna agisce con ciò che sta accadendo nella sua corteccia prefrontale e in altre aree. La materia grigia diventa più concentrata. L’attività aumenta nelle regioni che controllano l’empatia, l’ansia e l’interazione sociale. Al livello più elementare, questi cambiamenti, provocati da un’ondata di ormoni durante la gravidanza e nel periodo post-partum, aiutano a legare la nuova mamma al suo bambino. In altre parole, quei sentimenti materni di amore travolgente, feroce protezione e preoccupazione costante iniziano con delle reazioni nel cervello.

La mappatura del cervello materno è anche, secondo molti scienziati, la chiave per capire perché così tante neomamme sperimentano grave ansia e depressione. Si stima che una donna su 6 soffra di depressione post-partum e molte altre sviluppano comportamenti come lavarsi le mani in modo compulsivo e controllare ossessivamente se il bambino respira. Pilyoung Kim, una ricercatrice in materia di cervello materno afferma: “Questo è ciò che chiamiamo un aspetto dei comportamenti quasi ossessivo-compulsivi durante i primissimi mesi dopo l’arrivo del bambino. Le madri in realtà riferiscono livelli molto alti di modelli di pensiero su cose che non possono controllare. Pensano costantemente al bambino. Il bambino è sano? Malato?”

Infatti la stessa ricercatrice spiega che nelle neomamme, ci sono cambiamenti in molte aree del cervello. Le regioni più coinvolte sono legate alla regolazione delle emozioni, legate all’empatia, ma anche a ciò che chiamiamo motivazione materna, e si pensa che questa regione potrebbe essere in gran parte correlata a comportamenti ossessivo-compulsivi. Negli animali e negli esseri umani durante il periodo post-partum, c’è un enorme desiderio di prendersi cura del proprio figlio.

Di particolare interesse per i ricercatori è l’insieme di neuroni a forma di mandorla noto come amigdala, che aiuta a elaborare la memoria e guida reazioni emotive come paura, ansia e aggressività. In un cervello normale, l’attività dell’amigdala cresce nelle settimane e nei mesi successivi al parto. Questa crescita, secondo i ricercatori, è correlata al comportamento di una neomamma: un’amigdala potenziata la rende ipersensibile ai bisogni del bambino, mentre un cocktail di ormoni, che trovano più recettori in un’amigdala più grande, aiuta a creare un circuito di feedback positivo per sviluppare comportamenti materni. Gran parte di ciò che accade nell’amigdala di una neomamma ha a che fare con gli ormoni che vi affluiscono. La regione ha un’alta concentrazione di recettori per ormoni come l’ossitocina, che aumentano durante la gravidanza. L’ossitocina aumenta anche quando le donne guardano i loro bambini, o sentono la loro voce o i loro pianti. Un aumento dell’ossitocina durante l’allattamento può aiutare a spiegare perché i ricercatori hanno scoperto che le madri che allattano sono più sensibili al suono del pianto dei loro bambini rispetto alle madri che non allattano. “Le madri che allattano mostrano un livello maggiore di risposte [del cervello] al pianto del bambino rispetto alle madri che allattano con latte artificiale nel primo mese dopo il parto”, ha detto Kim. “È davvero interessante. Non sappiamo se è l’atto dell’allattamento al seno o l’ossitocina o qualsiasi altro fattore”.

Quello che gli scienziati sanno è che diventare genitori assomiglia molto, almeno nel cervello, all’innamoramento. In uno studio condotto dall’University College of London nel 2013, è stato dimostrato (guardate l’immagine sotto) che durante i primi mesi di ‘innamoramento’ si verificano cambiamenti simili tra 2 persone innamorate. E’ la stessa connessione che dona ai bambini un odore così buono per le loro madri. Non è affascinante tutto questo?

University College of London study 2013

I più grandi cambiamenti cerebrali si verificano con il primo figlio, anche se non è chiaro se il cervello di una madre torni mai a com’era prima del parto, hanno affermato diversi neurologi. Eppure i cambiamenti cerebrali non si limitano alle neomamme, bensì anche ai papà, ma ne parliamo in un articolo dedicato tutto a loro!

Spero che questo articolo vi sia stato utile, che vi abbia aiutato a capire i cambiamenti che già in gravidanza state notando e che noterete una volta partorito. Si parla tanto di mummy brain, si parla tanto di sbadataggine e poca memoria, ma come vedete ciò che succede è una reazione biochimica e fa parte del meraviglioso adattamento che arriva quando si diventa genitori.

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